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      4 braccia che si tengono per mostrare la forza del gruppo

      Stage: Meglio da soli o in team?

      Un punto di vista personale su esperienze di stage singolo vs di gruppo.


      Integrare lavoro e formazione: lo stage

      Da qualche anno a questa parte, la realtà dello stage è sempre più presente nei percorsi degli studenti appunto per dare un’idea più concreta del mondo del lavoro.

      Questa esperienza si basa principalmente sul settore e il ruolo che si vorrà ricoprire in un prossimo futuro, ma è anche un’ottima occasione per scoprire quale figura possa far sorgere al meglio le  attitudini che caratterizzano ognuno di noi.

      Due approcci diversi allo stage

      Può capitare, a volte, che la timidezza possa influire più di quanto si voglia ammettere e affrontare un percorso nuovo può sembrare “spaventoso”.

      È proprio qui che si presentano due sotto-realtà: stage singolo e stage in team.

      Lo stage singolo mostra principalmente una visione più diretta di quello che è il lavoro in sé e per sé, perché mette alla prova le competenze del singolo durante lo svolgimento di un incarico. 

      Lo stage in team, a differenza del primo, vede un gruppo ben strutturato di persone, dove ogni competenza è indispensabile con una suddivisione di ruoli ben precisi. Più persone che svolgono  incarichi diversi contemporaneamente, più rapidamente il progetto verrà concluso.

      In entrambi i casi è sempre presente l’affiancamento da parte di una figura professionale, definita tutor di tirocinio, che coordini il lavoro e che possa aiutare in caso di difficoltà, che è designata per svolgere la figura di insegnante e responsabile, per trasmettere e consolidare le conoscenze previste in quell’ambito lavorativo.

      La mia esperienza personale

      Io ho avuto la possibilità di vivere entrambe le esperienze:

      lo stage che ho svolto da sola è stato il primo, con una scrivania tutta per me e un computer per poter lavorare con tutti i programmi aziendali. Quando avevo bisogno di aiuto non esitavo a chiedere, prendevo appunti per poter ricordare e replicare in modo preciso il lavoro, è stato abbastanza facile e l’ambiente era sereno. 

      Non posso negare di essere stata timida all’inizio, la situazione totalmente nuova e sconosciuta mi rendeva più schiva del solito, però i colleghi sono riusciti a mettermi a mio agio in pochissimo tempo e gli sono grata per questo!

      Il secondo stage, di gruppo, mi ha visto molto diversa dal primo, più sicura di me e più “spavalda”. Questa sicurezza è dovuta sicuramente alla partecipazione in team, ma anche alla precedente esperienza, che mi ha aiutato a sviluppare più risolutezza.

      Il lavoro è più semplice quando ci sono più persone, ci si aiuta a vicenda e ci si divide le mansioni da svolgere. 

      Conclusioni: meglio da soli o in gruppo?

      La scelta quindi si basa su una decisione puramente personale, che dipende solo da te: preferisci metterti alla prova osservando l’andamento del tuo lavoro da solo o vuoi testare le tue abilità unite alla comunicazione operando in gruppo?

      Suggerimento di lettura

      Se vuoi approfondire l’esperienza dello stage, ti consigliamo l’articolo di Alessia , una collega del McLuhan10.

      Io Lavoro In Corso: ci presentiamo

      Io Lavoro In Corso è il blog degli studenti del McLuhan, corso its formativo della fondazione FITSTIC a Bologna. In questo articolo Elisa Buoli ci parla della sua esperienza di stage.

      Grazie per aver letto l’articolo sul nostro Blog. Se il testo ti è piaciuto condividilo con amici, colleghi di lavoro o persone che potrebbero essere interessate. Per le ultime novità ti consigliamo di seguirci su Facebook, Instagram e LinkedIn.

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      Pubblicato da Elisa Buoli il Marzo 23, 2022
      Categorie
      • Autori
      • Elisa Buoli
      • Lavoriamo
      • Stage
      Tag
      • lavoro
      • soft skills
      • stage
      • team work

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